Moscato D’Asti Fontanafredda 2022
Il Moscato d’Asti Fontanafredda è un vino dolce e leggermente frizzante prodotto nella regione del Piemonte, noto per la sua freschezza, vivacità e profumo aromatico. Fontanafredda è una delle cantine più rinomate nella produzione di vini piemontesi, compreso il Moscato d’Asti. Ecco come viene vinificato il Moscato d’Asti Fontanafredda:
Raccolta delle Uve
La produzione del Moscato d’Asti inizia con la raccolta delle uve Moscato Bianco, generalmente tra fine agosto e inizio settembre. La vendemmia è manuale, consentendo di selezionare solo i grappoli migliori e più maturi. La raccolta manuale permette anche di evitare danni alle uve, preservando la qualità del mosto.
Fermentazione Alcolica
Dopo la raccolta, le uve vengono diraspate e pigiate delicatamente per estrarre il mosto. La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, generalmente tra i 16 e i 18 gradi Celsius. La fermentazione è interrotta prima che tutto lo zucchero sia convertito in alcol, lasciando una quantità significativa di zuccheri residui. Questo processo conferisce al Moscato d’Asti la sua caratteristica dolcezza e il suo basso contenuto alcolico, generalmente tra il 4 e il 6% vol.
Carbonatazione
Il Moscato d’Asti è leggermente frizzante a causa del processo di carbonatazione naturale durante la fermentazione. L’anidride carbonica si sviluppa durante la fermentazione e viene mantenuta attraverso un controllo preciso della temperatura e della pressione nei serbatoi di acciaio inox. Questa carbonatazione leggera conferisce al vino la sua frizzantezza caratteristica.
Filtrazione e Stabilizzazione
Dopo che la fermentazione è stata interrotta, il vino viene filtrato per rimuovere eventuali lieviti residui e stabilizzato per garantire la qualità del prodotto finale. La filtrazione e la stabilizzazione sono essenziali per mantenere la frizzantezza e prevenire ulteriori fermentazioni in bottiglia.
Imbottigliamento
Il Moscato d’Asti Fontanafredda viene imbottigliato sotto pressione per preservare la frizzantezza e la freschezza del vino. Dopo l’imbottigliamento, il vino può essere lasciato affinare per un breve periodo prima della commercializzazione, consentendo al vino di raggiungere un equilibrio tra aromi e sapori.
Questo è il processo generale di vinificazione per il Moscato d’Asti Fontanafredda. Grazie alla combinazione di fermentazione controllata, carbonatazione naturale e un’attenta filtrazione, questo Moscato d’Asti offre una freschezza vivace e un profilo aromatico ricco e fragrante. È ideale come vino da dessert, per occasioni conviviali o per abbinamenti con dolci e frutta fresca.
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Per Gustarlo Meglio
Moscato D’Asti Fontanafredda 2022
Per gustare al meglio il Moscato d’Asti Fontanafredda, è importante seguire alcuni suggerimenti che valorizzino le sue proprietà organolettiche e rendano l’esperienza di degustazione piacevole e memorabile. Ecco come gustare questo vino dolce e frizzante nel modo migliore:
Temperatura di Servizio
Il Moscato d’Asti Fontanafredda dovrebbe essere servito freddo, idealmente a una temperatura compresa tra gli 8 e i 10 gradi Celsius. Questa temperatura consente di mantenere la frizzantezza e la freschezza del vino, esaltando i suoi aromi floreali e fruttati. Se il vino è stato conservato in frigorifero, puoi servirlo direttamente, assicurandoti che sia ben raffreddato.
Bicchiere Adeguato
Utilizza un bicchiere da vino bianco o da spumante con un’apertura leggermente stretta. Questo tipo di bicchiere aiuta a preservare la frizzantezza e a concentrare gli aromi. I bicchieri a tulipano o i bicchieri da prosecco sono adatti per vini frizzanti come il Moscato d’Asti.
Abbinamenti Gastronomici
Il Moscato d’Asti Fontanafredda è un vino versatile che si abbina bene a una varietà di dessert e piatti dolci. Ecco alcuni suggerimenti per abbinamenti gastronomici:
- Dolci e dessert: Torte alla frutta, crostate, pasticceria secca, tiramisù, panna cotta.
- Frutta fresca: Fragole, pesche, ananas, agrumi.
- Formaggi dolci: Ricotta con miele, formaggi cremosi dolci.
- Pasticceria italiana: Cannoli, biscotti, pasticceria siciliana.
Occasioni Ideali
Il Moscato d’Asti Fontanafredda è ideale per occasioni conviviali, aperitivi e momenti di festa. Grazie alla sua dolcezza e frizzantezza, è perfetto per brindisi, feste di compleanno, celebrazioni e cene informali. Può anche essere un’ottima scelta per accompagnare dolci e dessert a fine pasto o per aggiungere un tocco dolce a un picnic o una cena estiva.
Conservazione Dopo l’Apertura
Se non consumi tutto il vino, chiudi la bottiglia con un tappo ermetico per spumanti e conservala in frigorifero. È consigliabile consumare il Moscato d’Asti entro 1-2 giorni dall’apertura per mantenere la frizzantezza e le sue proprietà organolettiche. Prima di riassaporarlo, assicurati di riportarlo alla temperatura ideale.
Seguendo questi suggerimenti, potrai gustare al meglio il Moscato d’Asti Fontanafredda e apprezzarne la frizzantezza, la dolcezza e gli aromi floreali e fruttati che lo caratterizzano.
La Cantina
Fontanafredda
La cantina Fontanafredda è una delle più antiche e prestigiose del Piemonte, con una storia che risale al XIX secolo. È particolarmente nota per la produzione di vini della regione, tra cui il Barolo, il Moscato d’Asti e altri vini DOCG. Ecco una panoramica della storia della cantina Fontanafredda e del suo ruolo nella produzione vinicola piemontese:
Fondazione e Origini
Fontanafredda fu fondata nel 1858 da Vittorio Emanuele II, il primo re d’Italia. La tenuta fu donata dal re alla sua amante, Rosa Vercellana, conosciuta come “la Bela Rosin”. Situata nelle Langhe, nel cuore del Piemonte, la tenuta comprendeva vaste aree coltivate a vigneto. Il nome “Fontanafredda” deriva dalla presenza di una sorgente di acqua fredda nella proprietà.
Sviluppo e Produzione di Barolo
Nel corso del XIX secolo, Fontanafredda divenne un’importante azienda vinicola, specializzandosi nella produzione di Barolo. La tenuta era all’avanguardia nell’adozione di nuove tecnologie e metodi di vinificazione, contribuendo a elevare il Barolo allo status di vino di alta qualità. La cantina iniziò a esportare il suo Barolo a livello internazionale, contribuendo a consolidare la reputazione del Piemonte come regione vinicola di rilievo.
Espansione e Innovazione
Nel XX secolo, Fontanafredda continuò a espandersi, aggiungendo nuovi vigneti e diversificando la produzione. Oltre al Barolo, la cantina iniziò a produrre altri vini tipici della regione, come Barbaresco, Dolcetto, Barbera e Moscato d’Asti. Fontanafredda fu pioniera nell’introduzione di tecniche innovative, mantenendo al contempo una forte attenzione alla tradizione.
Riconoscimenti e Successi
Grazie alla dedizione alla qualità e alla costante innovazione, Fontanafredda ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. La cantina è diventata un punto di riferimento nella produzione di Barolo e altri vini piemontesi. Il suo Barolo è spesso considerato tra i migliori della regione.
Oggi
Oggi, Fontanafredda continua a essere una delle cantine più rispettate del Piemonte, con una vasta gamma di prodotti che include Barolo, Moscato d’Asti e altri vini DOCG. La cantina è attiva nel turismo enogastronomico, offrendo visite guidate e degustazioni per condividere la sua storia e la passione per il vino. Fontanafredda è anche impegnata nella sostenibilità, con iniziative per ridurre l’impatto ambientale e promuovere pratiche agricole responsabili.
In sintesi, la storia di Fontanafredda è un esempio di come una cantina con una lunga tradizione possa evolversi e diventare un punto di riferimento nella produzione vinicola piemontese. Grazie alla combinazione di tradizione e innovazione, Fontanafredda continua a essere un’icona nel panorama vinicolo italiano, contribuendo a consolidare la reputazione del Piemonte come una delle principali regioni vinicole del mondo.