Chardonnay Bramito della Sala Antinori
Il Chardonnay Bramìto della Sala è un vino bianco prodotto dalla rinomata cantina Antinori, specificamente dal loro Castello della Sala in Umbria. Questo vino riflette un’attenta combinazione di tradizione e innovazione nella vinificazione. Ecco come viene prodotto:
Raccolta
Le uve Chardonnay per il Bramìto della Sala vengono selezionate e raccolte manualmente. La vendemmia avviene quando le uve hanno raggiunto il perfetto equilibrio di maturazione, solitamente verso la fine di agosto, per garantire una buona acidità e freschezza.
Pressatura e Chiarificazione
Dopo la raccolta, le uve sono pressate delicatamente. Il mosto che ne risulta è poi chiarificato attraverso la decantazione a freddo, un processo che aiuta a rimuovere le particelle solide prima della fermentazione, assicurando una maggiore purezza e chiarezza nel vino finale.
Fermentazione
Il processo di fermentazione del Bramìto della Sala avviene in due modi distinti per aggiungere complessità al vino. Una parte del mosto fermenta in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata per preservare l’aromaticità e la freschezza del frutto. L’altra parte fermenta in barrique di rovere francese, il che contribuisce a conferire struttura, ricchezza e note leggermente tostate al profilo finale del vino.
Maturazione
Dopo la fermentazione, il vino matura sui lieviti per circa cinque mesi con periodico “batonnage”, ovvero il processo di mescolare le fecce fine nel vino. Questo non solo aiuta a sviluppare una texture più cremosa e complessa ma contribuisce anche a intensificare i sapori e gli aromi. Il vino maturato in acciaio viene poi assemblato con quello maturato in legno per ottenere l’equilibrio desiderato tra freschezza e complessità.
Imbottigliamento
Infine, il vino viene filtrato e imbottigliato. Prima della commercializzazione, il Bramìto della Sala passa un breve periodo in bottiglia che consente agli aromi di armonizzarsi ulteriormente.
Il risultato è un Chardonnay che esprime al meglio le caratteristiche del terroir umbro con la sofisticata impronta della vinificazione Antinori, offrendo una bella complessità aromatica accompagnata da una struttura equilibrata e una lunga persistenza al palato.
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La Cantina
Antinori
La storia della cantina Antinori è una delle più ricche e profonde nel panorama vinicolo italiano, estendendosi per oltre sei secoli di dedizione alla viticoltura. La famiglia Antinori è tra le più antiche famiglie vinicole del mondo, con radici che risalgono al 1385 quando Giovanni di Piero Antinori entrò nella “Arte Fiorentina dei Vinattieri”, la corporazione dei vinai di Firenze. Da allora, 26 generazioni di Antinori hanno guidato l’azienda, rendendola una delle principali rappresentanti del vino italiano nel mondo.
Sviluppo e Innovazione
Fin dai suoi esordi, la cantina Antinori ha mostrato un forte impegno nell’innovazione, pur mantenendo un profondo rispetto per la tradizione e il terroir. Negli anni ’70, Piero Antinori, con l’aiuto dell’enologo Giacomo Tachis, ha introdotto cambiamenti rivoluzionari nel processo di vinificazione, come l’uso di barriques francesi e la creazione di nuovi vini di alta qualità che non si conformavano alle regole dei DOC, etichettati poi come vini “Super Tuscan”. Questi includono Tignanello, uno dei primi vini rossi in Toscana a utilizzare uve non tradizionali come Cabernet Sauvignon, e Solaia, entrambi ancora oggi tra i più prestigiosi vini italiani.
Espansione Globale
L’impegno per la qualità ha portato la cantina Antinori a espandersi oltre i confini della Toscana, acquisendo terreni e creando vini in altre regioni italiane come l’Umbria e la Puglia, ma anche all’estero, con investimenti in altre importanti aree vitivinicole del mondo come la Napa Valley in California, il Washington State, il Cile e l’Ungheria.
Sostenibilità e Responsabilità
Negli ultimi decenni, la famiglia Antinori ha anche abbracciato pratiche di viticoltura sostenibile. Questo include la gestione responsabile delle risorse naturali, il rispetto per l’ambiente e la biodiversità, e l’uso di tecniche agricole volte a ridurre l’impatto ambientale.
L’eredità e la visione moderna
Oggi, la guida dell’azienda è nelle mani di Albiera Antinori con le sorelle Allegra e Alessia, che continuano a portare avanti la lunga tradizione di famiglia con una visione moderna e innovativa. La cantina Antinori non è solo un nome storico, ma un simbolo dinamico di evoluzione continua nel rispetto delle sue radici.
La cantina Antinori rimane uno dei pilastri del vino italiano, sempre al vertice per qualità, innovazione e rappresentazione della cultura enologica italiana nel mondo.