Vermentino Bolgheri Tenuta Guado al Tasso Antinori
Il Vermentino Bolgheri della Tenuta Guado al Tasso, di proprietà della famiglia Antinori, viene vinificato con grande cura per preservare al meglio le caratteristiche distintive del vitigno Vermentino e riflettere il territorio della regione di Bolgheri. Ecco una panoramica del processo di vinificazione e delle uve utilizzate:
Uve Utilizzate:
Il Vermentino Bolgheri è composto principalmente da uve Vermentino. Il Vermentino è un vitigno bianco autoctono dell’Italia, particolarmente diffuso nella regione della Toscana e in Sardegna. È noto per produrre vini freschi, aromatici e di buona struttura, perfetti per il clima mediterraneo della zona di Bolgheri.
Vendemmia:
Le uve Vermentino sono vendemmiate manualmente, selezionando attentamente i grappoli migliori per garantire la qualità del vino finale. La vendemmia di solito avviene durante la prima metà di settembre, quando le uve hanno raggiunto un’ottima maturazione fenolica e aromatica.
Diraspatura e Pigiatura:
Dopo la vendemmia, le uve vengono diraspate e pigiate delicatamente per estrarre il mosto, che sarà alla base del futuro vino.
Fermentazione:
Il mosto viene trasferito in serbatoi di acciaio inossidabile, dove avviene la fermentazione alcolica a temperatura controllata. Questo processo consente di preservare gli aromi freschi e le caratteristiche fruttate del Vermentino.
Maturazione e Affinamento:
Dopo la fermentazione, il vino può subire un breve periodo di affinamento sui lieviti per arricchire la sua complessità aromatica e la struttura in bocca. In alcuni casi, una parte del vino può essere affinata in botti di legno per un periodo limitato per ottenere ulteriori sfumature di sapori e una maggiore rotondità.
Assemblaggio e Imbottigliamento:
Dopo l’affinamento, il vino viene assemblato per bilanciare i diversi lotti e ottenere il profilo aromatico desiderato. Successivamente, viene imbottigliato e lasciato riposare in bottiglia per un breve periodo prima di essere messo in commercio.
Il Vermentino Bolgheri della Tenuta Guado al Tasso è un’espressione autentica del territorio della Maremma toscana, caratterizzato da freschezza, complessità aromatica e struttura in bocca. La sua produzione segue scrupolosamente ogni fase del processo di vinificazione per garantire la qualità e l’eccellenza del vino finale.
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Per Gustarlo Meglio
Vermentino Bolgheri Tenuta Guado al Tasso Antinori
Per gustare al meglio il Vermentino Bolgheri della Tenuta Guado al Tasso Antinori, ti consiglio di seguire questi suggerimenti:
Temperatura di servizio:
Servi il Vermentino Bolgheri leggermente refrigerato, a una temperatura compresa tra i 10°C e i 12°C. Questo permette di preservare la freschezza e gli aromi del vino senza che il freddo ne mascheri i sapori.
Bicchieri appropriati:
Utilizza bicchieri da vino bianco con una forma a tulipano che consenta una corretta concentrazione degli aromi. Questo tipo di bicchiere permette di apprezzare al meglio la complessità e la varietà degli aromi del Vermentino.
Abbinamenti gastronomici:
Il Vermentino Bolgheri si abbina perfettamente con piatti a base di pesce e frutti di mare, come crudi di pesce, carpacci di pesce, zuppe di pesce, risotti ai frutti di mare, pasta con frutti di mare o piatti a base di verdure. È anche ottimo con formaggi freschi e antipasti leggeri.
Assaggio consapevole:
Prima di assaggiare il vino, ruota leggermente il bicchiere per osservare la consistenza del vino e per rilasciare gli aromi. Poi, inspira il profumo del vino prima di assaggiarlo per catturare appieno le sue caratteristiche aromatiche. Assapora lentamente, facendo piccoli sorsi per percepire tutte le sfumature di sapore.
Conservazione:
Se non intendi consumare tutto il vino in una volta sola, richiudi bene la bottiglia e conservala in frigorifero. Il Vermentino Bolgheri può mantenere la sua freschezza per alcuni giorni se conservato correttamente.
Seguendo questi consigli, potrai apprezzare al meglio tutte le qualità del Vermentino Bolgheri della Tenuta Guado al Tasso Antinori e goderti un’esperienza di degustazione davvero soddisfacente. Buon assaggio!
La Cantina
Antinori
La storia della cantina Antinori è una delle più antiche e prestigiose della Toscana e dell’Italia nel suo complesso. Risale al lontano 1385, quando Giovanni di Piero Antinori divenne parte della “Arte Fiorentina dei Vinattieri”, l’antica corporazione dei vinattieri di Firenze. Tuttavia, fu nel Rinascimento, sotto la guida di Rinuccio di Antinori, che la famiglia Antinori iniziò a distinguersi come una delle principali case vinicole della regione.
Nel corso dei secoli successivi, la famiglia Antinori ha continuato a prosperare e ad espandersi, diventando una delle case vinicole più rispettate e influenti d’Italia. Hanno mantenuto una forte presenza nella regione della Toscana, producendo vini di alta qualità da vitigni autoctoni come il Sangiovese, ma hanno anche espanso le loro operazioni in altre regioni vinicole italiane, come Umbria e Puglia.
La famiglia Antinori è stata pioniera nell’innovazione nel mondo del vino, introducendo nuove tecniche di vinificazione, sperimentando con nuovi vitigni e adottando moderni approcci di marketing e distribuzione. Uno dei loro contributi più significativi è stato il ruolo pionieristico nella promozione e nello sviluppo del concetto di “Super Tuscan”, vini di alta qualità prodotti in Toscana utilizzando uve non tradizionali per la regione, come il Cabernet Sauvignon e il Merlot.
Oggi, la cantina Antinori è guidata da Albiera Antinori, la 26ª generazione della famiglia a gestire l’azienda. Continuano a produrre alcuni dei vini più prestigiosi e apprezzati d’Italia, mantenendo al contempo un forte legame con la tradizione e il territorio. La cantina Antinori è un simbolo di eccellenza nel mondo del vino italiano e continua a essere una delle case vinicole più rispettate e ammirate a livello globale.