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Barolo Fontanafredda DOCG

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Barolo Fontanafredda DOCG

Il Barolo Fontanafredda DOCG è un vino rosso di alta qualità, noto per le sue caratteristiche organolettiche distintive. Ecco una descrizione delle sue principali proprietà organolettiche:

Colore

Il colore del Barolo Fontanafredda è un rosso rubino intenso con riflessi granati, che tendono ad intensificarsi con il tempo di invecchiamento.

Aroma

Il profilo aromatico di questo vino è complesso e ricco. Si possono percepire note di frutti rossi maturi, come ciliegie e lamponi, accompagnate da sentori di fiori secchi, come le rose, e spezie come cannella, chiodi di garofano e pepe nero. Con l’invecchiamento, emergono aromi di cuoio, liquirizia e tabacco.

Gusto

Al palato, il Barolo Fontanafredda DOCG è strutturato e corposo, con una buona acidità e tannini decisi ma ben integrati. Il sapore è caratterizzato da frutta matura, come prugne e ciliegie scure, con note terrose e speziate. Il finale è lungo e persistente, con una piacevole sensazione di calore e armonia.

Struttura

La struttura del vino è robusta, con tannini presenti ma morbidi, che conferiscono un’ottima capacità di invecchiamento. La struttura è vellutata e ricca, con un buon equilibrio tra acidità e tannini.

Complessità

Il Barolo Fontanafredda DOCG è un vino complesso che evolve nel bicchiere, offrendo sfumature diverse man mano che respira. Questa complessità lo rende adatto a lunghe degustazioni e a essere abbinato a piatti ricchi e saporiti.

Queste proprietà organolettiche rendono il Barolo Fontanafredda DOCG 2018 un vino prestigioso e apprezzato da intenditori e amanti del vino di alta qualità.

Caratteristiche:

  • Denominazione: Barolo DOCG
  • Annata: 2019
  • Regione: Piemonte
  • Nazione: Italia
  • Formato: 75cl
  • Gradazione: 14°
  • Allergeni: Solfiti

Barolo Fontanafredda DOCG

Il Barolo Fontanafredda DOCG è prodotto seguendo un processo di vinificazione tradizionale e rigoroso, nel rispetto delle norme della denominazione Barolo, una delle più prestigiose per i vini rossi in Italia. Ecco come viene vinificato:

Vendemmia e Selezione delle Uve

La produzione del Barolo inizia con la raccolta delle uve Nebbiolo, il vitigno esclusivo del Barolo. La vendemmia si svolge tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, in base al grado di maturazione delle uve e alle condizioni climatiche. Le uve vengono raccolte a mano per garantire una selezione accurata, scartando eventuali acini difettosi o non perfettamente maturi.

Fermentazione

Le uve selezionate vengono diraspate e pigiate, quindi sottoposte a fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Durante questa fase, che dura tra i 10 e i 15 giorni, il mosto viene costantemente monitorato e sottoposto a rimontaggi e follature per garantire una corretta estrazione di colore, aromi e tannini.

Macerazione e Malolattica

Dopo la fermentazione alcolica, il vino rimane a contatto con le bucce per un periodo prolungato, solitamente tra le 3 e le 4 settimane. Questo processo di macerazione estesa aiuta a estrarre ulteriori tannini e aromi dalle bucce, conferendo al Barolo la sua struttura caratteristica.

La fermentazione malolattica segue naturalmente la fermentazione alcolica. Durante questa fase, l’acido malico viene convertito in acido lattico, riducendo l’acidità complessiva del vino e conferendo una maggiore morbidezza.

Invecchiamento

Una delle fasi più importanti nella produzione del Barolo è l’invecchiamento. Il vino viene trasferito in grandi botti di rovere, dove matura per un periodo minimo di 24 mesi, anche se spesso viene lasciato invecchiare più a lungo. Questo processo conferisce al vino complessità aromatica e ammorbidisce i tannini.

Imbottigliamento e Affinamento

Dopo il periodo di invecchiamento in botte, il vino viene imbottigliato e lasciato affinare ulteriormente in bottiglia per almeno 12 mesi prima della sua commercializzazione. Questo periodo di affinamento aiuta il vino a sviluppare ulteriormente i suoi aromi e a raggiungere un equilibrio ottimale.

Questo è il processo generale di vinificazione del Barolo Fontanafredda DOCG , che riflette la tradizione e l’attenzione ai dettagli necessarie per produrre un vino di alta qualità.

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Per Gustarlo Meglio

Barolo Fontanafredda DOCG

Per gustare al meglio il Barolo Fontanafredda DOCG , è utile seguire alcune indicazioni che ne esaltano le qualità organolettiche e l’esperienza complessiva della degustazione:

Temperatura di servizio

Il Barolo Fontanafredda DOCG dovrebbe essere servito a una temperatura di circa 16-18°C. Una temperatura troppo alta potrebbe far emergere troppo l’alcol, mentre una temperatura troppo bassa potrebbe nascondere i profili aromatici.

Bicchiere adatto

Per degustare al meglio un Barolo, è ideale un bicchiere ampio con un’apertura leggermente stretta, come un bicchiere da vino rosso a calice grande. Questo tipo di bicchiere permette ai profumi complessi del vino di espandersi e concentrare l’aroma verso il naso.

Decantazione

Il Barolo Fontanafredda DOCG , essendo un vino strutturato e tannico, beneficia della decantazione. Lasciarlo “respirare” in un decanter per almeno un’ora consente al vino di aprirsi e ammorbidire i tannini, rivelando così una maggiore complessità aromatica.

Abbinamenti gastronomici

Il Barolo Fontanafredda DOCG si abbina bene con piatti ricchi e saporiti, grazie alla sua struttura e tannini robusti. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Carni rosse: arrosti, bistecche e selvaggina.
  • Pasta con salse ricche: ragù di carne o funghi.
  • Formaggi stagionati: Parmigiano Reggiano, Pecorino o Gorgonzola.
  • Piatti tradizionali piemontesi: brasati, bolliti e stufati.

Momento ideale

Questo vino è perfetto per occasioni speciali o cene eleganti. L’atmosfera deve essere rilassata e il vino va gustato con calma, apprezzando i dettagli e la complessità.

Seguendo queste linee guida, potrai apprezzare al meglio tutte le sfumature e le qualità del Barolo Fontanafredda DOCG .

La Cantina

Fontanafredda

Fontanafredda è una delle più antiche cantine del Piemonte, con una storia che risale alla seconda metà del XIX secolo. Fondata nel 1878 dal primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, la cantina ha un ricco patrimonio e un profondo legame con la produzione del Barolo, uno dei vini più iconici d’Italia.

Origini

La tenuta di Fontanafredda fu acquistata dal re Vittorio Emanuele II per la sua amante, Rosa Vercellana, conosciuta come “La Bela Rosin.” All’epoca, la proprietà era una riserva di caccia, ma nel 1878, suo figlio, il conte di Mirafiori, iniziò a coltivare uva e produrre vino, dando origine alla cantina che conosciamo oggi.

Sviluppo e crescita

Con il passare degli anni, Fontanafredda si è sviluppata in una delle più grandi aziende vinicole del Piemonte, con vigneti che si estendono su oltre 100 ettari. La cantina ha giocato un ruolo significativo nello sviluppo del Barolo e ha contribuito alla sua notorietà a livello internazionale.

Tradizione e innovazione

Fontanafredda ha sempre combinato tradizione e innovazione. Pur rispettando le tecniche tradizionali di vinificazione, la cantina ha adottato metodi moderni e sostenibili per garantire la qualità dei suoi vini. L’azienda è stata anche una delle prime in Italia a ottenere la certificazione biologica, dimostrando il suo impegno verso la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente.

Riconoscimenti

Nel corso degli anni, i vini di Fontanafredda hanno ricevuto numerosi riconoscimenti e premi a livello internazionale, confermando la reputazione della cantina come uno dei principali produttori di Barolo. Il Barolo Fontanafredda DOCG è considerato uno dei vini più importanti della regione e un esempio di eccellenza piemontese.

Oggi

Oggi, Fontanafredda continua a produrre vini di alta qualità, rimanendo fedele alla sua eredità storica e al tempo stesso innovando nei metodi di produzione e nella gestione dei vigneti. La cantina accoglie visitatori da tutto il mondo, offrendo tour e degustazioni per condividere la sua storia e i suoi prodotti unici.

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