Amarone Classico Bolla 2018
L’Amarone Classico Bolla 2018 è un vino prodotto da Bolla, una cantina storica del Veneto conosciuta per la produzione di Amarone della Valpolicella e altri vini rinomati. La vinificazione dell’Amarone Classico segue un processo unico che prevede l’appassimento delle uve e un lungo periodo di invecchiamento. Ecco come viene vinificato l’Amarone Classico Bolla 2018:
Raccolta delle Uve
La vinificazione dell’Amarone Classico inizia con la raccolta delle uve autoctone della Valpolicella, come Corvina, Corvinone e Rondinella. La vendemmia è manuale, generalmente tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, per garantire che le uve siano al giusto grado di maturazione. Solo i grappoli migliori vengono selezionati per il processo di appassimento.
Appassimento delle Uve
Le uve selezionate vengono poste in fruttai, luoghi ventilati e asciutti dove le uve possono appassire per un periodo che varia tra 90 e 120 giorni. Durante questo processo, le uve perdono gran parte del loro contenuto d’acqua, aumentando la concentrazione di zuccheri, aromi e tannini. L’appassimento conferisce all’Amarone la sua ricchezza e complessità.
Fermentazione
Dopo l’appassimento, le uve vengono diraspate e pigiate. La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, solitamente tra i 15 e i 20 gradi Celsius. La fermentazione può durare diverse settimane a causa dell’alto contenuto di zuccheri delle uve appassite. Durante questa fase, il mosto viene sottoposto a rimontaggi regolari per favorire l’estrazione di colore, tannini e aromi dalle bucce.
Fermentazione Malolattica
Dopo la fermentazione alcolica, il vino subisce la fermentazione malolattica, durante la quale l’acido malico viene convertito in acido lattico. Questo processo riduce l’acidità del vino e conferisce una consistenza più morbida e vellutata.
Invecchiamento
L’Amarone Classico Bolla 2018 viene invecchiato in botti di rovere per un minimo di 24 mesi. L’invecchiamento in botti grandi conferisce al vino complessità e note terziarie, come vaniglia, legno tostato e spezie. Alcuni Amarone Classici vengono invecchiati per periodi più lunghi per sviluppare ulteriore complessità.
Imbottigliamento e Affinamento in Bottiglia
Dopo l’invecchiamento in legno, il vino viene imbottigliato e lasciato affinare ulteriormente in bottiglia per alcuni mesi prima di essere commercializzato. Questo periodo di affinamento in bottiglia aiuta a stabilizzare il vino e a raggiungere un equilibrio ottimale tra aromi e sapori.
Questo processo di vinificazione conferisce all’Amarone Classico Bolla 2018 le sue caratteristiche distintive, come struttura solida, profilo aromatico complesso e grande potenziale di invecchiamento, rendendolo un vino ideale per occasioni speciali e abbinamenti con piatti ricchi e saporiti.
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Per Gustarlo Meglio
Amarone Classico Bolla 2018
Per gustare al meglio l’Amarone Classico Bolla 2018, è importante seguire alcuni consigli che possono aiutare a esaltare le sue proprietà organolettiche e a ottimizzare l’esperienza di degustazione. Ecco alcune indicazioni su come gustare questo Amarone in modo ideale:
Temperatura di Servizio
L’Amarone Classico Bolla 2018 dovrebbe essere servito a una temperatura compresa tra i 16 e i 18 gradi Celsius. Questa temperatura permette al vino di esprimere i suoi aromi complessi e di rivelare i sapori senza che l’alcol diventi troppo dominante.
Bicchiere Adeguato
Utilizza un bicchiere da vino rosso con una coppa ampia e un’apertura leggermente stretta. Questo tipo di bicchiere consente al vino di ossigenarsi correttamente, favorendo lo sviluppo degli aromi complessi. Un bicchiere da Bordeaux o un bicchiere a tulipano ampio sono scelte ideali per l’Amarone.
Decantazione
La decantazione è fortemente consigliata per l’Amarone Classico, specialmente per annate giovani come il 2018. Decantare il vino per almeno 1-2 ore permette di ossigenarlo, ammorbidire i tannini e aprire gli aromi. Questo processo è essenziale per apprezzare appieno la complessità del vino.
Abbinamenti Gastronomici
L’Amarone Classico Bolla 2018 è un vino corposo e strutturato, ideale per abbinamenti con piatti ricchi e saporiti. Ecco alcuni suggerimenti di abbinamenti gastronomici:
- Carni rosse: Bistecche, arrosti, brasati e selvaggina.
- Pasta con sughi ricchi: Lasagne, pasta al ragù o tagliatelle ai funghi.
- Formaggi stagionati: Parmigiano Reggiano, Pecorino o Gorgonzola.
- Piatti a base di funghi: Risotti ai funghi o funghi porcini trifolati.
Occasioni Ideali
L’Amarone Classico Bolla 2018 è ideale per occasioni speciali, cene formali e degustazioni dedicate. Grazie alla sua complessità, è perfetto anche come vino da meditazione, da gustare lentamente per apprezzarne tutte le sfumature.
Conservazione Dopo l’Apertura
Se non consumi tutto il vino, assicurati di chiuderlo con un tappo ermetico e conservarlo in frigorifero. È consigliabile consumare l’Amarone entro 1-2 giorni dall’apertura per mantenere le sue proprietà organolettiche. Riportalo alla temperatura ideale prima di riassaporarlo.
Seguendo questi consigli, potrai gustare al meglio l’Amarone Classico Bolla 2018 e apprezzarne tutta la complessità, la struttura robusta e la profondità di aromi e sapori che lo caratterizzano.
La Cantina
Bolla
Bolla è una delle cantine più storiche e riconosciute della regione della Valpolicella, nel Veneto, con una lunga tradizione nella produzione di Amarone della Valpolicella e altri vini di alta qualità. Ecco una panoramica della storia della cantina Bolla e di come è diventata un’icona nella produzione vinicola italiana:
Fondazione e Inizio
La cantina Bolla fu fondata nel 1883 da Abele Bolla, un imprenditore veneto che iniziò a produrre vini nel piccolo villaggio di Soave. L’azienda ebbe successo fin dall’inizio grazie alla sua attenzione alla qualità e alla cura dei dettagli. Bolla iniziò a produrre Soave, un vino bianco che divenne rapidamente popolare a livello locale e in altre parti d’Italia.
Espansione e Innovazione
Nel corso degli anni, la cantina Bolla si espanse, acquisendo nuovi vigneti e ampliando la produzione di vini. Abele Bolla e i suoi discendenti furono tra i primi a sperimentare con vitigni autoctoni della Valpolicella, tra cui Corvina, Corvinone e Rondinella, per produrre vini rossi robusti e complessi.
Nel 1953, durante una celebrazione per il compleanno di Giuseppe Bolla, il figlio di Abele, fu prodotto il primo Amarone della Valpolicella di Bolla. Questo evento segnò un importante traguardo per la cantina, che divenne una delle prime aziende vinicole a produrre Amarone su scala commerciale. Il successo dell’Amarone portò Bolla a una maggiore visibilità e riconoscimento a livello internazionale.
Successi e Riconoscimenti
Grazie alla sua dedizione alla qualità e alla combinazione di tradizione e innovazione, Bolla divenne una delle cantine più rispettate nella produzione di Amarone e altri vini della Valpolicella. La cantina ricevette numerosi riconoscimenti per la qualità dei suoi vini e contribuì a consolidare la reputazione della Valpolicella come una delle regioni vinicole più importanti d’Italia.
Filosofia della Cantina
Bolla ha sempre mantenuto un forte legame con la tradizione vinicola, pur abbracciando l’innovazione e l’uso di nuove tecnologie per migliorare la produzione. La filosofia della cantina si basa su una combinazione di attenzione ai dettagli, rispetto per il territorio e impegno verso la qualità. Bolla ha anche adottato pratiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale della produzione vinicola.
Oggi
Oggi, Bolla continua a essere una delle cantine più riconosciute della Valpolicella, con una gamma di prodotti che include Amarone, Valpolicella Ripasso, Soave e altri vini tipici del Veneto. La cantina è attiva nel turismo enogastronomico, offrendo visite guidate e degustazioni per condividere la sua storia e la passione per il vino.
In sintesi, la storia della cantina Bolla è un esempio di come una tradizione familiare possa trasformarsi in un’icona della produzione vinicola italiana, con una lunga eredità e un continuo impegno verso la qualità e l’innovazione.