Tignanello Antinori
Il Tignanello Antinori è prodotto seguendo un processo di vinificazione attentamente curato che mira a preservare e valorizzare al massimo le caratteristiche delle uve utilizzate, nonché a garantire la complessità e l’eleganza del vino finale. Di seguito una descrizione generale del processo di vinificazione del Tignanello Antinori:
Selezione delle uve:
Le uve utilizzate per il Tignanello vengono selezionate attentamente nei vigneti di proprietà dell’azienda vinicola Antinori, situati nella zona del Chianti Classico in Toscana. Le varietà principali sono il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc. L’obiettivo è selezionare uve mature e di alta qualità che rappresentino al meglio il terroir del vigneto.
Vendemmia:
Le uve vengono raccolte manualmente in piccole cassette per evitare danni e garantire la massima integrità. La vendemmia è programmata in modo da ottenere uve mature e ben equilibrate in termini di zuccheri e acidità.
Diraspatura e pigiatura:
Una volta raccolte, le uve vengono trasportate in cantina e sottoposte a un processo di diraspatura, che separa i grappoli dagli steli. Successivamente le uve vengono pigiate delicatamente per estrarre il mosto.
Fermentazione:
Il mosto ottenuto viene trasferito in serbatoi di fermentazione, dove avviene la fermentazione alcolica. In questo processo, i lieviti naturali o selezionati trasformano gli zuccheri presenti nel mosto in alcol, producendo il vino base.
Macerazione:
Durante la fermentazione, le bucce delle uve vengono lasciate in contatto con il mosto per un periodo di tempo variabile, generalmente da una a due settimane. Questo permette al vino di acquisire colore, aroma e tannini dalle bucce.
Affinamento:
Dopo la fermentazione e la macerazione, il vino viene trasferito in botti di legno di rovere francese, dove avviene l’affinamento. Il periodo di invecchiamento può variare a seconda delle caratteristiche del raccolto e dello stile del vino, ma in genere dura dai 12 ai 14 mesi.
Assemblaggio:
Dopo l’affinamento, il vino viene assemblato. Questo è un momento cruciale in cui vengono mescolati diversi lotti di vino per ottenere il profilo organolettico desiderato. Per il Tignanello, il blend di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc è fondamentale per definire il carattere unico del vino.
Affinamento in bottiglia:
Prima di essere commercializzato, il vino può essere ulteriormente affinato in bottiglia per alcuni mesi, permettendo al vino di armonizzarsi e integrare ulteriormente i suoi componenti.
Questo processo di vinificazione è stato ottimizzato nel corso degli anni dall’esperienza e dalla tradizione della famiglia Antinori, per garantire la produzione di un vino di altissima qualità, come il rinomato Tignanello.
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Per Gustarlo Meglio
Tignanello Antinori 2020
Per gustare al meglio il Tignanello Antinori 2020, un vino di prestigio e complessità, ecco alcuni suggerimenti pratici:
Temperatura di servizio:
Assicurati di servire il Tignanello alla temperatura corretta. Si consiglia una temperatura di servizio compresa tra i 18°C e i 20°C. Evita di servirlo troppo freddo, poiché temperature troppo basse possono attenuare gli aromi e i sapori del vino.
Decantazione:
Considera la possibilità di decantare il Tignanello prima di servirlo. Anche se questo vino è generalmente molto complesso e strutturato, un periodo di decantazione può aiutare ad aprire il vino, permettendo ai suoi aromi e sapori di svilupparsi pienamente. Una decantazione di almeno 30 minuti può essere sufficiente.
Scelta dei bicchieri:
Utilizza bicchieri trasparenti con una forma che consenta una buona ossigenazione del vino, come i bicchieri da vino rosso con una forma ampia e una bocca leggermente più stretta. Questo tipo di bicchiere permette al vino di esprimere appieno la sua complessità aromatica e di concentrare i sapori verso il naso.
Abbinamenti culinari:
Il Tignanello si presta bene ad essere abbinato con piatti di carne rossa strutturati e sapidi, come arrosti di carne, brasati, selvaggina e formaggi stagionati. Può anche essere apprezzato con piatti della cucina toscana come la bistecca alla fiorentina o il cinghiale in umido. Tuttavia, è anche un vino straordinario da gustare da solo, magari in un momento di contemplazione e relax.
Assaggi:
Prima di degustare il vino, osserva il suo colore e annusa il suo profumo per coglierne tutte le sfumature aromatiche. Quando lo assaggi, prendi un piccolo sorso e lascia che il vino si distribuisca uniformemente in bocca, assaporando i suoi diversi sapori. Nota la complessità, la ricchezza e la persistenza del vino sul palato.
Goditi il momento:
Infine, ricorda di gustare il Tignanello in un ambiente piacevole e rilassato, magari in compagnia di amici o familiari. Il vino è stato creato per essere apprezzato lentamente, quindi prenditi il tempo di assaporarlo e di apprezzarne tutte le sue sfumature.
Seguendo questi consigli, potrai godere appieno delle qualità del Tignanello Antinori 2020 e arricchire la tua esperienza di degustazione. Buon divertimento!
La Cantina
Antinori
L’azienda vinicola Antinori ha una storia affascinante e ricca di tradizione che si estende per oltre 600 anni. È una delle più antiche e prestigiose cantine della Toscana, nonché una delle più rispettate in tutto il mondo. Ecco una sintesi della storia dell’azienda:
La storia della famiglia Antinori nel mondo del vino ha inizio nel 1385, quando Giovanni di Piero Antinori si unì alla “Arte Fiorentina dei Vinattieri”, la corporazione dei produttori di vino di Firenze. Nel corso dei secoli successivi, la famiglia Antinori consolidò la propria presenza nel mondo del vino, distinguendosi per l’innovazione e la qualità dei suoi prodotti.
Uno dei momenti più significativi nella storia dell’azienda è rappresentato da Piero Antinori, che nel 1928 decise di rompere con la tradizione e di iniziare a imbottigliare e commercializzare i vini della cantina sotto il marchio “Antinori”, anziché venderli sfusi come era comune all’epoca. Questa decisione si rivelò rivoluzionaria e contribuì a ridefinire il concetto di vino toscano di alta qualità.
Negli anni successivi, la cantina Antinori continuò a crescere e a innovare, espandendo i suoi vigneti in altre regioni vinicole italiane e introducendo nuove tecniche di vinificazione. Negli anni ’60, la famiglia Antinori fu una delle prime ad introdurre il concetto di “Super Tuscan”, producendo vini di alta qualità utilizzando varietà di uva non tradizionali per la regione toscana, come il Cabernet Sauvignon e il Merlot.
Nel corso degli anni, la famiglia Antinori ha mantenuto una forte leadership nel settore vinicolo, guidando l’azienda attraverso periodi di cambiamento e adattamento. Oggi, la cantina Antinori è gestita dalla ventesima generazione della famiglia e continua a produrre alcuni dei vini più rinomati e apprezzati al mondo.
La storia della cantina Antinori è caratterizzata dalla costante ricerca della qualità e dell’eccellenza, dalla passione per la tradizione e l’innovazione e dalla volontà di rappresentare al meglio il territorio e il patrimonio vitivinicolo della Toscana.