SummuS Banfi
La vinificazione del SummuS Banfi segue un processo artigianale e meticoloso che mira a preservare e valorizzare le caratteristiche distintive delle uve utilizzate nella sua produzione. Ecco una panoramica della vinificazione:
Selezione delle uve:
La prima fase fondamentale è la selezione delle uve, che avviene manualmente nei vigneti dell’azienda Banfi. Viene posta particolare attenzione alla qualità e alla maturazione ottimale delle uve, in modo da garantire la piena espressione del terroir.
Diraspatura e pigiatura:
Le uve selezionate vengono quindi diraspate e pigiate per separare i grappoli dalle bacche e far emergere il mosto.
Fermentazione:
Il mosto ottenuto dalla diraspatura e pigiatura viene trasferito in vasche di fermentazione dove avviene la fermentazione alcolica. Durante questo processo, i lieviti presenti naturalmente sulle bucce delle uve trasformano gli zuccheri del mosto in alcol e anidride carbonica, generando calore.
Macerazione:
Dopo la fermentazione alcolica, il vino rimane a contatto con le bucce per un periodo di macerazione. Questo permette al vino di estrarre colori, aromi e tannini dalle bucce, contribuendo alla struttura e alla complessità del vino.
Maturazione:
Una volta terminata la macerazione, il vino viene trasferito in botti di legno dove avviene la maturazione. Durante questo periodo, che può durare diversi mesi o anche anni, il vino si affina e si armonizza, sviluppando ulteriormente complessità aromatica e struttura.
Assemblaggio:
Dopo la maturazione, le diverse componenti del vino provenienti da vari lotti e varietà di uve vengono mescolate insieme in proporzioni precise per creare il blend finale desiderato. Questo processo di assemblaggio è fondamentale per garantire l’equilibrio e l’armonia del vino.
Affinamento in bottiglia:
Una volta assemblato, il vino può subire un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia prima di essere commercializzato. Questo permette al vino di stabilizzarsi e di raggiungere la sua piena espressione aromatica e gustativa.
In sintesi, la vinificazione del SummuS Banfi è caratterizzata da un approccio artigianale e attento ai dettagli, mirato a preservare e valorizzare le caratteristiche uniche delle uve e del terroir della regione del Chianti Classico.
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Per Gustarlo Meglio
SummuS Banfi
Il SummuS Banfi è un vino rosso di alta qualità che si presta bene ad essere abbinato a una varietà di piatti, grazie alla sua complessità aromatica e alla sua struttura ben bilanciata. Ecco alcuni suggerimenti per gli abbinamenti:
Abbinamenti
Carni rosse grigliate o arrostite: La struttura robusta e i tannini morbidi del SummuS Banfi lo rendono un ottimo compagno per carni rosse come filetto di manzo, bistecca alla fiorentina, agnello o cinghiale. La sua fresca acidità aiuta a pulire il palato dopo ogni morso.
Pasta con sughi ricchi: Il vino si sposa bene con piatti di pasta conditi con sughi robusti a base di carne, come ragù di carne, spezzatino o sugo di cinghiale. La complessità aromatica del vino si armonizza perfettamente con i sapori intensi dei sughi.
Formaggi stagionati: Il SummuS Banfi si abbina bene anche con formaggi stagionati, come il Pecorino toscano o il Parmigiano Reggiano. La struttura del vino e la sua acidità aiutano a bilanciare la ricchezza dei formaggi.
Piatti della cucina toscana: Esplorare la cucina tradizionale toscana con piatti come la ribollita, la pappa al pomodoro o la trippa alla fiorentina può essere un’ottima scelta per accompagnare questo vino, poiché i sapori della cucina locale si integrano bene con il vino prodotto nella stessa regione.
Antipasti e salumi: Il vino può essere servito con una selezione di antipasti toscani, come crostini con fegatini di pollo, salumi locali o bruschette con pomodori freschi e basilico.
Piatti di cacciagione: Se sei alla ricerca di un abbinamento più audace, il SummuS Banfi 2019 si sposa bene anche con piatti di cacciagione, come il cinghiale in umido o il capriolo alla cacciatora.
In generale, il SummuS Banfi è un vino versatile che si adatta a una vasta gamma di piatti della cucina italiana, in particolare quelli della regione toscana. La sua complessità e struttura lo rendono un compagno ideale per cene speciali e momenti conviviali.
Temperatura di Servizio
La temperatura di servizio è un elemento importante per garantire che il SummuS Banfi 2019 esprima al meglio le sue caratteristiche aromatiche e gustative. In generale, si consiglia di servire questo tipo di vino rosso a una temperatura leggermente più fresca rispetto ai vini rossi più corposi e strutturati. Ecco alcune linee guida generali:
Temperatura ideale: La temperatura ideale di servizio per il SummuS Banfi 2019 è intorno ai 16-18°C (circa 60-64°F).
Raffreddamento: Se il vino è conservato a temperatura ambiente, è consigliabile raffreddarlo leggermente prima di servirlo. Puoi farlo mettendo la bottiglia in frigorifero per circa 15-20 minuti prima di aprirla.
Evitare temperature estreme: Evita di servire il vino troppo freddo o troppo caldo, poiché temperature estreme possono compromettere l’esperienza di degustazione. Un SummuS Banfi troppo freddo potrebbe risultare poco aromatico e tannico, mentre uno troppo caldo potrebbe apparire sbilanciato e eccessivamente alcolico.
Adattamento al gusto personale: Tieni presente che la temperatura di servizio può variare leggermente in base alle tue preferenze personali. Se preferisci un vino leggermente più fresco e vivace, puoi abbassare leggermente la temperatura di servizio. Al contrario, se preferisci esaltare la morbidezza e la complessità del vino, puoi aumentare leggermente la temperatura di servizio.
In definitiva, la temperatura di servizio ideale per il SummuS Banfi è intorno ai 16-18°C, ma è sempre una buona idea adattarla leggermente in base alle tue preferenze personali e alle condizioni ambientali.
La Cantina
Banfi
La storia dell’azienda vinicola Banfi è una storia affascinante che ha le sue radici negli anni ’70 del XX secolo, quando gli americani John e Harry Mariani hanno intrapreso un viaggio verso l’Italia con l’obiettivo di esplorare il mondo del vino e trovare un’opportunità di investimento nel settore vinicolo.
Nel 1978, i fratelli Mariani, insieme al cugino della loro madre, hanno acquisito Castello di Poggio alle Mura, una storica tenuta situata nella regione del Brunello di Montalcino, in Toscana. Questa tenuta, conosciuta anche come Castello Banfi, rappresenta il cuore dell’azienda Banfi.
Con una visione audace e un impegno verso l’eccellenza, i fratelli Mariani hanno trasformato Castello Banfi in una delle aziende vinicole più rinomate e innovative dell’Italia. Hanno introdotto nuove tecniche di viticoltura e vinificazione, hanno investito in ricerca e sviluppo, e hanno contribuito a promuovere i vini italiani sul mercato internazionale.
Negli anni successivi, l’azienda Banfi ha continuato a crescere e a consolidare la sua reputazione come leader nel settore vinicolo italiano. Ha ampliato il suo portafoglio di vini per includere una vasta gamma di varietà e stili, tra cui il celebre Brunello di Montalcino, il Chianti Classico, il Super Tuscan e molti altri.
Oltre alla produzione di vini di alta qualità, Banfi ha anche giocato un ruolo importante nella promozione del turismo enogastronomico in Toscana, con la creazione di strutture ricettive di lusso, come l’hotel Castello Banfi Il Borgo e il ristorante La Taverna.
Oggi, Banfi è riconosciuta a livello internazionale come un simbolo di eccellenza nel mondo del vino italiano. La sua storia è una testimonianza della passione, della dedizione e dell’impegno costante per l’innovazione e la qualità che hanno guidato l’azienda fin dai suoi umili inizi.