Birra Ichnusa 33cl
Birrificazione
La birra Ichnusa, è prodotta in Sardegna, segue un processo di birrificazione artigianale che si basa su tecniche tradizionali e ingredienti di alta qualità. Ecco una panoramica generale del processo di produzione:
Malto:
Il processo inizia con l’orzo, che è maltato per sviluppare gli zuccheri necessari per la fermentazione. L’orzo maltato è macinato per creare un “mosto”, una soluzione zuccherina che formerà la base della birra.
Maischia:
Per la birra Ichnusa, è utilizzata la maischia, una varietà di luppolo originaria della Sardegna. Il luppolo aggiunge amarezza, aroma e conservabilità alla birra. E’ aggiunto durante la fase di ebollizione del mosto per estrarre i suoi oli essenziali.
Ebollizione:
Il mosto è portato a ebollizione per sterilizzare e concentrare i suoi zuccheri. Durante questa fase, è aggiunto il luppolo e altri ingredienti, come lieviti e eventuali spezie o aromi aggiuntivi, per conferire caratteristiche specifiche alla birra.
Fermentazione:
Dopo l’ebollizione, il mosto è raffreddato e trasferito in un fermentatore, dove viene aggiunto il lievito. Il lievito consuma gli zuccheri presenti nel mosto e produce alcol e anidride carbonica come sottoprodotti. Questo processo può durare da alcuni giorni a diverse settimane, a seconda del tipo di birra e del profilo di fermentazione desiderato.
Maturazione:
Dopo la fermentazione primaria, la birra viene lasciata maturare per un periodo di tempo variabile, che può durare da alcune settimane a diversi mesi, a seconda dello stile della birra. Durante questa fase, i sapori si arrotondano e si equilibrano, e la birra sviluppa caratteristiche organolettiche desiderate.
Filtraggio e condizionamento:
Una volta completata la maturazione, la birra viene filtrata per rimuovere eventuali residui solidi e viene condizionata per stabilizzare i sapori e l’effervescenza. Successivamente, viene imbottigliata o messa in fusto per essere distribuita e consumata.
Questo è un riassunto generale del processo di birrificazione della birra Ichnusa. Ogni fase è eseguita con cura e precisione per garantire la qualità e l’autenticità del prodotto finale, che riflette il carattere unico della birra sarda.
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Per Gustarla Meglio
Birra Ichnusa Anima Sarda
Per gustare al meglio la birra Ichnusa e apprezzare appieno le sue caratteristiche distintive, ecco alcuni suggerimenti:
Servire alla giusta temperatura:
La birra Ichnusa si gusta al meglio quando è servita alla temperatura corretta. Per le birre di tipo Lager, come la Ichnusa, la temperatura ideale di servizio è intorno ai 4-6°C. Puoi refrigerare la birra in frigorifero per un paio d’ore prima di servirla, o conservarla in un secchio con ghiaccio per mantenerla fresca durante il consumo.
Utilizzare il bicchiere giusto:
Scegli un bicchiere pulito e privo di residui di sapone che abbia una forma adatta alla birra Lager. Un bicchiere a calice o un bicchiere a tulipano sono entrambi ottimi per concentrare gli aromi e mantenere la schiuma, permettendoti di apprezzare al meglio il profumo e il gusto della birra.
Assaporare lentamente:
Prenditi il tempo per gustare la birra Ichnusa lentamente, degustando ogni sorso per coglierne tutte le sfumature aromatiche e gustative. Fai attenzione a respirare attraverso il naso mentre sorseggi, in modo da apprezzare appieno gli aromi che si diffondono dal bicchiere.
Abbinamenti gastronomici:
La birra Ichnusa si presta bene ad abbinamenti con una varietà di piatti leggeri e freschi, come insalate, pesce e frutti di mare, formaggi freschi e antipasti. Puoi anche gustarla da sola come bevanda rinfrescante da sorseggiare in compagnia di amici o durante momenti di relax.
Conservazione corretta:
Conserva le bottiglie di birra Ichnusa in un luogo fresco e buio, al riparo dalla luce solare e da fonti di calore eccessive. Questo aiuterà a mantenere la freschezza e l’integrità della birra fino al momento del consumo.
Seguendo questi consigli, potrai godere appieno dell’esperienza di degustazione della birra Ichnusa, apprezzandone tutte le sue qualità sensoriali e gustative. Cheers!
Il Birrificio
Birrificio di Assemini
La storia del birrificio Ichnusa è davvero affascinante e ricca di avvenimenti significativi. Ecco una sintesi dei principali eventi:
Nel 1912, Amsicora Capra acquisisce lo stabilimento di Cagliari e rilancia il birrificio con il marchio Ichnusa. Questo segna l’inizio di una nuova era per il birrificio, che diventa un punto di riferimento nella produzione di birra in Sardegna.
Durante il periodo tra le due guerre mondiali, il birrificio affronta difficoltà, ma nel 1945 riprende l’attività produttiva. La birra diventa un simbolo di rinascita e benessere per la comunità locale.
Nel 1967, viene inaugurato il nuovo birrificio di Assemini, il primo in Italia a installare serbatoi di fermentazione verticale cilindro-conici. Questa innovazione tecnologica contribuisce a migliorare la qualità e l’efficienza della produzione di birra.
Nel 2012, il birrificio celebra il suo centenario e lancia la birra Ichnusa Cruda, una lager non pastorizzata. Questa nuova varietà rappresenta un’ulteriore evoluzione nel panorama delle birre prodotte dal birrificio.
Oggi, il birrificio di Assemini fa parte di un’azienda più grande, come Heineken, ma continua a mantenere la sua identità e la sua produzione locale. Rimane l’unico birrificio a produrre birra in Sardegna, preservando la sua tradizione e la sua eredità nel mondo della birra artigianale italiana.
Questa storia è un tributo alla passione, all’innovazione e alla resilienza che hanno caratterizzato il birrificio Ichnusa nel corso dei decenni.